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Visualizzazione dei post da 2014

Bavaresi di pandolce genovese e passito con mele all'Ormeasco e cannella

Eccoci di ritorno sul blog, dopo aver festeggiato in questi giorni con le persone a noi più care, attraverso piatti della tradizione, che si ripetono di anno in anno semre uguali, come il Cappon Magro , tipico antipasto ligure di questi giorni di festa, o i cappelletti in brodo, piatto che in casa nostra ha sempre rappresentato le nostre origini emiliane.. E ogni tanto, a fianco ai nostri piatti, si fanno spazio rivisitazioni di grandi classici, per stuzzicare l'appetito e la vista. E' il caso di questa Bavarese di Pandolce genovese con passito e mele cotte all'Ormeasco e cannella. L'idea come sempre viene a quella che tra le due sorelle é la più estrosa, ma chi poi realizza la ricetta, soprattutto se dolce é la sottoscritta.. :) La ricetta é nata sfogliando l'ultimo numero di Sale & Pepe, da noi poi reinterpretata secondo i nostri palati. Bavarese di Pandolce Genovese al passito e mele cotte all'Ormeasco e cannella Ingredienti: 5 tuorli

Waffles o Gaufres?

I Waffles, all'americana, o Gaufres, alla belga, sono piccole cialde semidolci, preparate con l'apposita piastra con il tipico reticolo a nido d'ape. Io li ho scoperti durante un viaggio in Belgio, li ho adorati a Londra, e li ho portati a casa, grazie alla piastra regalata dalla dolce metà. I gaufres però, questo va sottolineato, non sono tutti uguali e questo l'ho scoperto, documentandomi proprio su questa ricetta per partecipare al tema del mese dell'MTChallenge di Novembre . Le Gaufres di Bruxelles sono meno dolci e spesso si accompagnano a panna o gelato, sono di forma regolare, perfettamente rettangolare. Quelle di Liegi sono più dolci e vengono mangiate al naturale; hanno un aspetto meno delineato, più a nido d'ape. I Waffles statunitensi invece sono più bassi e meno soffici delle Gaufres e si accompagnano con sciroppo d'acero, marmellate, frutta, cioccolata, ecc.e la loro forma torna a essere regolare. Si dice siano stati i padri pelle

Spezie, aromi e Chelsea buns

Altri elementi che caratterizzano il Natale e i giorni che lo precedono, sono gli aromi e le spezie. Se penso a Genova certamente penso al pandolce, con la sua acqua ai fiori di arancio; se penso alla Toscana come non citare il Panforte, ricco di spezie e frutta secca; e poi via, verso il Trentino, dove attraverso lo Zelten assaporiamo frutta candita, secca e spezie.. E ancora spingendoci fino al Lazio per assaporare il Panpepato, pieno di frutta secca, cioccolato, pepe, cannella.. E potremmo continuare all'infinito.. E potremmo spingerci fuori dai confini italiani, per volare verso paesi esteri.. Incontrando i Chelsea buns. Queste briochine a forma di chiocciola sono fatte di pasta lievitata dolce, ma leggera,e vengono farcite da un ripieno di spezie, uvetta e frutta secca. La ricetta che vi propongo é presa da un librettino acquistato a Londra anni fa, apportando alcune modifiche all'impasto, trasformandolo in una lenta lievitazione tramite il lievito di birr

Avvento, me bambina e pandolce genovese allo zafferano

Se penso al Natale penso certamente alla mia mamma.. Lei é sempre stata quella che ha saputo e sa tutt'ora, nonostante i miei 26 anni suonati, rendere magica ogni festa. Tutto nelle sue mani diventa magico, pieno di attenzioni. Tutto se pensato da lei ha un amore dentro che nessuno sa rendere allo stesso modo. La casa durante le feste si trasforma, in ogni angolo sbucano addobbi, palline sì sull'albero, ma anche corone sulla porta di ingresso, ghirlande sul pianoforte, gnometti nascosti dietro a portafoto, profumi e vasi, biscotti appesi in cucina e boule con la neve sul mobile in salotto o sul comò in cameretta. Se penso a un ricordo di me bambina associato al Natale é certamente l'attesa di quest'ultimo, l'Avvento. Perché per me questa festa non durava un solo giorno, ma iniziava con il primo di Dicembre. L'attesa a casa nostra non si basava sul classico calendario a base di cioccolatini, no, perché a Marta il cioccolato non piace.. Ed e

Tartufini di pandoro al cioccolato

Con il Natale arrivano anche tante ricette, da impastare, sfornare, creare.. Il lungo weekend ci permetterà di dedicarci alle cose a cui più teniamo, famiglia, amici e, perché no, nel mio caso anche la cucina. Inizio a pensare ai panettoni, pandolci e pandori che presto usciranno dal mio piccolo forno e allo stesso tempo inizio già a utilizzare questi prodotti per creare nuove ricette e dare a questi dolci lievitati una nuova forma. Ed ecco che la cucina si sporca di cacao..  Palline, non di Natale in questo caso, rotolano sul piano di lavoro per diventare Tartufini... Ingredienti: 200 gr di Pandoro Latte fresco intero q.b. 30 gr arancia candita cacao amaro Esecuzione: La ricetta é davvero immediata e semplice. Sbriciolare il pandoro con le mani, aggiungervi l'arancia candita tritata a piccoli pezzi. Aggiungere ora il latte, quanto basta per lavorare il pandoro e formare piccole palline. Rotolare queste ultime nel cacao amaro. Successivamente, e

Aria di Natale e Bretzel con lievito madre

Siamo a Dicembre..  Dicembre sa di Natale, regali, addobbi, biscotti speziati ed altre ghiottonerie. Per il momento manca quel freddo pungente, quel vento che ti punzecchia la faccia come fossero spilli, ma Dicembre é sempre Dicembre.. In Trentino, Valle d'Aosta e altre regioni (anche Genova e la Liguria ne hanno di carini) sono già stati allestiti i tipici mercatini, carichi di prodotti fatti a mano, culinari e non. In automatico mi sono venuti in mente i miei mercatini preferiti: Bolzano, Bressanone, Vipiteno e Merano, solo per citarne alcuni.. Ma anche Innsbruck, Graz, Salisburgo e Monaco.. I mercatini di Natale trentini e austro-tedeschi sono per me i più affascinanti in assoluto..  Sanno di festa, di Natale, di neve e di Santa Claus! E assieme a tutto questo mi vengono in mente i giga-bretzel, che vengono preparati solo in questo periodo dell'anno, extra-large dolci o salati, con cioccolato o farciti di speck! Ho voluto allora sperimentarne la preparaz

Muffin ai "ciliegi malati" per il 43° MTChallenge

Una ricetta di muffin a sorella. Anche se la "scrittrice" sono io e lei é la "fotografa", per questa sfida mensile abbiamo deciso di creare un muffin a sorella. I primi creati, sicuramente, anzi, "siculamente", rispecchiavamo molto di più me, ricchi di cioccolata in tutte le sue forme e associati ad un'isola "estiva", se così la possiamo definire.. Questi invece che vi proponiamo oggi, sono certamente i muffin di mia sorella, ispirati ad un testo, che ricordo ancora scorrere, come ultima slide, alla sua tesi di laurea.  Il testo, che aveva come sfondo un bellissimo ciliegio in fiore, era quello di una famosa canzone di De André, Un Medico , canzone facente parte dell'album Non al denaro non all'amore né al cielo , ispirato dal libro Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. La storia narra di come il protagonista da bambino desiderasse guarire i ciliegi, quando, passando dal fiore di colore bianco candido, essi si

Gnocchi di farina di castagne al pesto

Nel weekend, complice la maggior disponibilità di tempo e la presenza di tutti a casa, cerco sempre di dedicarmi a piatti più "laboriosi", piatti a lenta preparazione, magari con un impasto di mezzo.. Piatti che appena li vedi, non solo nel piatto, ma anche in fase di preparazione, ti senti già bene..  Per noi però, comfort food non vuoi dire per forza dolce, zucchero e cioccolato, anche perché nei dolci noi siamo complicati.. A chi non piace il cioccolato, chi odia le torte banali, chi non può vedere la marmellata, chi non sopporta le torte troppo ricche di creme o di liquore...  Spesso il piatto che mette tutti d'accordo qui a casa, é un primo piatto..  In particolare gli gnocchi.. E se dico gnocchi, qui in Liguria, non possono che essere al pesto.. No? E se ci aggiungo la farina di castagne, che con il pesto si sposa a meraviglia..? Gnocchi di farina di castagne al pesto: Ingredienti: 1 Kg di patate a pasta bianca 200gr farina di castagne 

Risotto mazzafegati e castagne, per ricordare il mio viaggio in Umbria.

I mazzafegati sono un insaccato, fresco o stagionato, tipico della valle tiberina. Nel mio soggiorno a Città di Castello ho potuto curiosare nei negozietti, girovagare tra le vie, osservare le bancarelle dei prodotti tipici ed ammirare le bellezze monumentali, come il Duomo. A Gubbio ho visto gli sbandieratori con i loro costumi multicolore lanciare con maestria le loro bandiere, al ritmo di tamburi e trombe.  Mi sono "arrampicata" fino al Duomo, chiedendomi come fosse possibile, durante la festa dei ceri, portare, di corsa, quelle gigantesche statue fino alla Basilica di Sant'Ubaldo. Ho ammirato il monte Ingino, dove tra poco verrà acceso il bellissimo e gigantesco albero di Natale. E sono tornata infine a casa, carica di prodotti locali, perché usanza vuole che si portino a casa più prodotti culinari che "oggettistica" varia (anche se lo ammetto, al 2 di Novembre io avevo già in saccoccia una nuova pallina per l'albero di Natale acquistata

Cucina salutare, veggie burger di lenticchie!

Spesso nelle cene con gli amici ci ritroviamo a fare gli hamburger home made ..  Il pane fatto in casa dona quel tocco in più a un piatto che riesce a farci dedicare più tempo alla compagnia che non alla cucina.. Poi tutte quelle salsine e formaggi vari danno a ognuno la possibilità di giocare con il proprio panino, creandolo in modo che rispetti al meglio i propri gusti. Mangiare però sempre carne non va bene, come spesso ci dicono i medici, quindi ogni tanto invece dei classici hamburger ci buttiamo sui veggie burger..  Sono burger fatti con legumi e verdure, insaporiti con spezie per dare più sapore e renderli più sfiziosi! La scelta del legume varia di volta in volta: fagioli borlotti, cannellini, ceci o lenticchie..  Veggie Burger di lenticchie speziati Ingredienti: 250gr lenticchie di montagna secche un grosso porro pangrattato 1 cucchiaino abbondante di cumino 1 cucchiaino abbondante di coriandolo  1 cucchiaino abbondante di curry una spolvera